La patata è un vegetale molto conosciuto e apprezzato in tutto il mondo, ed apporta tante sostanze nutrizionali al nostro corpo, come il potassio, la vitamina C, vitamina B6, ferro, zinco, acido folico ed altro ancora. Tutti hanno delle patate in casa, pronte per essere cucinate in variate maniere: bollite, fritte, al forno, a vapore…ma si possono mangiare crude? Che può succedere?
Cosa è la solanina?
Le patate crude hanno una sostanza che tende a trasformarsi in una tossina che si chiama solanina. Quest’ultima, consumata in grosse quantità può provocare un’intossicazione alimentare. In alcuni casi, può provocare perfino la morte, se le patate in questione sono state conservate male e quasi rinverdite.
La solanina si trova maggiormente nella parte esterna della patata, cioè nella buccia. Quest’ultima si degrada se troppa esposta a temperature alte, quindi si consiglia di eliminarla, sbucciando la patata prima di procedere con le varie ricette. Le patate per esempio cucinate senza buccia, rispetto a quelle con la buccia risultano almeno 170 volte con meno solanina.
Quando si forma la solanina?
La solanina si forma in quelle patate conservate in modo sbagliato, come quando sono troppe esposte alla luce o al gelo. In oltre si trovano concentrazioni pericolose di solanina in quelle raccolte troppo immaturamente, in quelle che hanno un aspetto verde, con germogli, muffe oppure invecchiate.
Come conservare al meglio le patate crude?
Come possiamo difenderci da questa sostanza tossica, detta solanina? Le patate vanno meglio conservate in posti asciutti, lontano dalla luce e al fresco come in cantina. Quelle vecchie o troppo germogliate vanno meglio eliminati del tutto. Non è nemmeno una buona idea comprare ai bambini quegli snack che sono delle bucce di patate essiccate. Se si ha voglia di mangiare delle patate con la buccia, si consiglia di scegliere quelle nuove e di aspetto sano. L’acqua di cottura delle patate bollite non va mai riutilizzata e l’olio nella friggitrice cambiato spesso.
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