Attenzione a questi Bancomat: ecco cosa succede se

Attenzione a questi Bancomat stanno dando tantissimi problemi ultimamente è allerta Bancomat. Purtroppo l’azione che il Governo vuole mettere in atto ha preso piede e sempre più si sta già cercando di limitare l’uso del contante.

A maggior ragione disagi dovuti ai bancomat e offerte alternative come il “cashback“, ossia la possibilità di recuperare una quota apri al 5% dei soldi spesi pagando con carte, vuole sempre più limitare i prelievi.

Attenzione a questi Bancomat

Gli  ATM delle banche, adibiti al prelievo di contanti, hanno iniziato hanno iniziato a diminuire in prospettiva del diffondersi dell’home banking. D’altro canto però, si sta espandendo anche l’obbligo per i liberi professionisti e per le attività aperte al pubblico di avere il POS.  Proprio per far circolare meno contante;

Però negli ultimi giorni stanno comparendo messaggi “strani” a detta dei cittadini, sugli ATM di Intesa San Paolo per invogliare le persone a devolvere 1€ in beneficienza. State tranquilli! Non è nessuna truffa. E’ la banca che sta svolgendo quest’azione e siete liberi di accettare o meno.

Perché si vuole limitare l’uso del contante?

Le motivazioni che portano a diminuire l’uso del contante sono molteplici e sono quelle piccole “evasioni” che non saranno più tutelate, oltre che a limitare le truffe vere e proprie.

Quando parliamo di piccole evasioni ci riferiamo a quelle fatture e scontrini che non vengono emessi più di una volta. Alle visite pagate a nero o qualche ora di straordinario pagata oltre la busta paga.

Infatti quest’azione vuole anche limitare i lavoratori in nero e spingere i datori a fare contratti a norma di legge finalmente.

Lo Stato vuole contrastare infatti il lavoro irregolare, l’economia sommerse e l’elusione attraverso attività ispettive.

Per farlo ha introdotto  incentivi (lotterie degli scontrini, cashback) per invogliare i cittadini. Ma essi devono essere aiutati dalle imprese.

Il cashbak di Stato: come funziona?

I cittadini possono ricevere un rimborso immediato (o quasi) su alcune tipologie di spese detraibili, a partire da quelle mediche.

Non è ancora chiaro quale sarà l’attesa necessaria per poter ricevere l’accredito, pari al 19% della cifra versata in caso di farmaci, visite o terapie, come già avviene con la dichiarazione dei redditi. C’è chi ipotizza un paio di settimane, chi invece con cadenza trimestrale. Avverrà quasi certamente tramite bonifico bancario, all’IBAN indicato. La soglia minima di spesa è sempre pari a  129,11 euro come per il 730.

I vantaggi di eliminare il contante: ci sono veramente?

Ci sono molti motivi per cui i cittadini sono contro all’eliminazione, sfatiamo qualche mito:

  • Il contante non è assolutamente gratis, costa bensì  8 miliardi all’anno all’Italia. Ragion per cui limitandolo ci potrebbe essere un risparmio.
  • Limita le frodi e le truffe bancarie: sì perché senza prelievi le persone svolgerebbero meno azioni illecite.
  • Può essere un buon compromesso per limitare l’evasione

Potrebbero esserci sempre tanti pro, come contro in quest’azione. Staremo a vedere che strada prenderà.