Fino a 30.000 euro se trovi questo francobollo: ecco quale cercare

Sappiamo che il francobollo è nato dalla mente di Rowland Hill, il quale mise a punto nel 1840 la sua idea di creare una vera e propria valuta cartacea, che rappresentasse una tassa per la corrispondenza, con la particolarità di essere pagata in anticipo, ovvero dal mittente. Fino ad allora vi erano stati molteplici problemi, derivanti dal mancato pagamento da parte del destinatario.

Questa nuovo apporto alla posta cartacea fu un vero e proprio successo. Non solo velocizzò il processo di spedizione dal mittente al destinatario, ma riuscì anche a migliorare l’efficienza dei servizi postali, poiché quest’ultimi cominciarono anche a produrre i propri francobolli. Ma a quale servizio postale sarà appartenuto il francobollo da 30.000 euro?

Non appena l’uso del francobollo prese piede anche le piccole nazioni o i piccoli regni cominciarono a produrre e utilizzare il proprio. Una tra le emissioni filateliche più importanti del nostro paese è il “Garibaldino mezzo tornese”, ma non dobbiamo dimenticare che in quello stesso periodo anche gli altri stati e regimi, cominciarono a creare i propri francobolli. Ecco alcuni esempi tra quelli più rari e costosi.

Ducato di Parma

Dobbiamo citare innanzitutto, la pubblicazione del “Ducato di Parma“, il quale entrò in circolazione dal 1545 e venne ritirato nel 1860, perché grazie ad un plebiscito il Ducato di Parma venne annesso al Regno di Sardegna e quindi successivamente diventò parte del regno d’Italia. Di questi francobolli ne esistono diverse serie, una che merita di essere ricordata è sicuramente quella dove vi è raffigurato il giglio Borbonico. Quest’ultimo lo troviamo anche su 5 valori da 5 centesimi fino ai 40.

Quanto valgono?

Se li prendiamo in considerazione singolarmente, scopriamo che valgono non meno di 100 euro e non più di 300. Nonostante questo, una nuova serie linguellata può raggiungere anche il costo di ben 30.000 euro (ovviamente sempre se si trova in buono stato). Questa rarità deriva dalla grande importanza del momento storico in cui è stata messa in circolazione la serie.

È importante citare anche altri francobolli di eguale rarità e valore.  Degni di nota sono quelli realizzati nel 1859, nel bel mezzo del governo provvisorio, i quali si identificano grazie alla dicitura “Stati parmensi“. Questa serie può arrivare a valere anche 25.000 euro.