I kiwi fanno male ai reni? La risposta della medicina

I kiwi sono frutti della pianta Actinidia deliciosa, originaria della Cina e introdotta in Nuova Zelanda agli inizi del XX secolo. Oggi è ormai coltivato in quasi i Paesi del mondo, soprattutto in Italia, Francia, Cile, Stati Uniti e Giappone.

In Italia maturano da novembre a maggio, ma sono in commercio per tutto l’anno anche se provenienti dalla Nuova Zelanda.

Le proprietà dei kiwi

I kiwi hanno moltissime proprietà nutrizionali, le più presenti sono carboidrati, lipidi e proteine, ma in quantità minore contengono anche zuccheri solubili, fibre, vitamina C, vitamine del gruppo B, vitamina K, vitamina E, oltre a minerali come potassio, fosforo, calcio, magnesio, sodio, ferro, manganese e rame. Inoltre sono una buona fonte di carotenoidi e polifenoli (flavonoidi).

I benefici dei kiwi

I kiwi hanno un forte potere antiossidante grazie alla presenza di fibre, potassio e soprattutto vitamina C, attivi contro i radicali liberi.

La vitamina C inoltre protegge dai sintomi dell’asma ed insieme al potassio e ai polifenoli favorisce la salute cardiovascolare.

I kiwi fanno male ai reni?

I kiwi come del resto tutti gli alimenti anche quelli più sani e benefici possono avere delle controindicazioni se consumati in maniera eccessiva, perchè va ricordato che contengono ossalati che, se assunti in quantità troppo elevate possono portare alla formazione di calcoli.

Per questo motivo il consumo di questo frutto è controindicato in presenza di cistifellea o problemi ai reni, quindi non fanno male ai reni di per sè, ma possono aumentare i disturbi di malattie già presenti nell’organismo.

Il loro consumo è inoltre sconsigliato in presenza di allergia al lattice poiché contiene molecole associate alla cosiddetta “sindrome lattice-frutta”.

Quindi come spiegato sono molti i benefici dei kiwi, basta mangiarli con moderazione e non da coloro che soffrono di determinate patologie, per il resto mangiare questi frutti è una buonissima abitudine.

Kiwi