Vecchie Lire che valgono 30 mila euro! Ecco le monete più rare e come riconoscerle

Nel vasto panorama dei tesori nascosti, ci sono oggetti che potrebbero valere una fortuna e che spesso si trovano in luoghi inaspettati.

Se possiedi queste vecchie lire sei ricco!

Le vecchie soffitte, i ripostigli di case antiche o anche salvadanai dimenticati possono celare segreti di grande valore. Tra questi tesori si trovano le monete rare, oggetti che mantengono il proprio valore nel tempo e possono rappresentare un’opportunità di investimento o una riserva di valore in un’epoca di incertezze monetarie.

Le lire più rare

Un esempio di moneta rara molto preziosa sono le 10 Lire. Coniate per la prima volta nel 1850 durante il regno di Vittorio Emanuele II, queste monete sono considerate tra le più preziose e possono raggiungere il valore di 30 mila euro. Si distinguono per il profilo del sovrano, con un collo leggermente allungato, che ha portato loro il soprannome di “collo lungo”. Le 10 Lire sono realizzate interamente in oro, hanno un contorno rigato e un diametro di 18 millimetri. Sul lato opposto, presentano lo stemma dei Savoia circondato da due rami di lauro.

collo lungo
10 lire – Vittorio Emanuele (collo lungo) del 1851

Il valore di queste monete rare è incredibile. Solo circa 600 esemplari sono attualmente in circolazione, il che contribuisce a rendere le aste di queste monete un vero e proprio trionfo finanziario. Ad esempio, un esemplare prodotto nel 1850 dalla Zecca di Genova è stato venduto all’asta nel 2015 per la strabiliante cifra di 29.500 euro, con una base d’asta di 15 mila euro. Anche altri esemplari hanno raggiunto cifre considerevoli, dimostrando il grande interesse dei collezionisti.

Le 10 Lire coniate nel 1860, chiamate “Re Eletto”, rappresentano un altro esempio di moneta rara di grande valore storico ed economico. In questo caso, il sovrano raffigurato è ancora una volta Vittorio Emanuele II. Il valore di queste monete dipende dallo stato di conservazione e può arrivare fino a 25 mila euro per un esemplare in condizioni perfette.

re eletto
10 lire – Vittorio Emanuele (re eletto) del 1860

Un’altra moneta di grande rilevanza storica è la 10 Lire Vittorio Emanuele II Re d’Italia, coniata nel 1861 per celebrare l’unificazione del regno. Queste monete, realizzate in oro, possono raggiungere un valore di 20 mila euro se sono in condizioni di conservazione splendide.

Re d'Italia
10 Lire – Vittorio Emanuele Re d’Italia del 1961

La classificazione delle monete rare si basa su due indicatori principali: la scala di rarità e la scala di conservazione. La scala di rarità valuta il numero di esemplari in circolazione e va da CC (moneta comune) a R5 (moneta introvabile). La scala di conservazione valuta lo stato di usura della moneta e va da D (discreto) a FDC (fior di conio), indicando un esemplare privo di un qualsiasi segno di usura e in perfetto stato di conservazione.

Scala di conservazione

La scala di conservazione delle monete rare è suddivisa in diverse categorie, che vanno dal livello di usura minimo al livello di conservazione perfetto. Ecco alcuni dei principali gradi di conservazione:

  • D (Discreto): Indica un esemplare che ha subito una significativa usura, con segni visibili di usura sulle superfici e sulle caratteristiche del disegno. La data e le scritte potrebbero essere poco leggibili.
  • BB (Bello Ben Tenuto): La moneta mostra segni di usura moderata, ma il disegno e le caratteristiche principali sono ancora chiaramente visibili. Potrebbero esserci segni di contatto o graffi superficiali.
  • SPL (Splendido): Questo grado indica una moneta con segni di usura lievi, ma ben visibili solo con una lente d’ingrandimento. Il disegno e le caratteristiche sono ancora ben definiti, ma potrebbero essere presenti segni di contatto o piccoli graffi.
  • FDC (Fior di Conio): Questo è il grado di conservazione più alto per una moneta. Un esemplare in condizioni FDC è completamente privo di usura e mostra un aspetto brillante e impeccabile. Tutti i dettagli del disegno e le scritte sono perfettamente visibili senza l’uso di una lente d’ingrandimento.

È importante notare che il valore delle monete rare dipende sia dalla loro rarità che dal loro stato di conservazione. Le monete in condizioni di conservazione più elevate tendono ad avere un valore più elevato rispetto a quelle più usurate, anche se sono dello stesso tipo e anno di conio.

Scala di conservazione
Scala di conservazione comparativa tra i vari paesi

Se hai monete rare e desideri valutarle correttamente, ti consiglio di rivolgerti a un esperto numismatico o a una casa d’aste specializzata. Questi professionisti saranno in grado di esaminare attentamente le tue monete, determinarne la rarità e valutarle correttamente in base al loro stato di conservazione e alla domanda di mercato attuale.