Il salame fa ingrassare? Ecco la risposta dell’esperto

Il salame è un prodotto tipico della cucina regionale italiana ed è davvero difficile dire di no quando ci viene offerto. Abbinato con formaggi e altri salumi, infatti, il salame costituisce uno dei più famosi e richiesti piatti freddi della cucina classica. Purtroppo, però, il salame risulta essere un alimento la cui consumazione è fortemente sconsigliata durante le diete dimagranti; questo perché è molto grasso e più calorico rispetto agli altri salumi. 

Ma si può fare uno strappo alla regola, almeno qualche volta? Oppure, il salame va evitato del tutto? Vediamo qual è l’opinione degli esperti. 

Il salume più calorico 

Le calorie del salame sono davvero tante: per 100 grammi di alimento, infatti, si può arrivare a contare fino a 400 calorie, cifra che varia a seconda della stagionatura del salume. Inoltre, a peggiorare la situazione, c’è il grasso del salame. Infatti, durante la lavorazione di questo salume, viene utilizzata una percentuale di grasso che va dal 15% al 35% del prodotto totale. 

E, ovviamente, questa alta percentuale di grasso non può essere eliminata prima della consumazione, come può accadere per salumi quali il prosciutto cotto o crudo, bensì, deve essere per forza consumata.   

In aggiunta a tutto ciò, il salame presenta un’ulteriore problematica: la quantità di sodio che contiene al suo interno. Infatti, come già detto, il salame è una carne lavorata, il che significa che viene sottoposto a diverse lavorazioni prima di giungere in tavola; e queste lavorazioni vengono effettuate con l’impiego di una grossa quantità di sale, e quindi di sodio. Il consumo di salame, dunque, ci porta facilmente a superare la quotidiana dose soglia di sodio, causando una maggior ritenzione idrica e rendendo difficoltoso il dimagrimento, oltre a indurre un peggioramento delle condizioni di salute in soggetti ipertesi o affetti da ipercolesterolemia. 

Mangiare salame durante la dieta

Appurato che il salame non è proprio l’alimento più adatto ad una dieta dimagrante, vediamo se è comunque possibile fare uno strappo alla regola e mangiarne qualche fettina. 

Pur essendo vero che i salumi, compreso il salame, sono alimenti a base di carne, ma lavorati con l’aggiunta di erbe, spezie, sale e grasso e pertanto da consumare con moderazione, occorre ricordare che l’aumento del peso corporeo è determinato dall’alimentazione nel suo complesso, non dalla singola fettina di salame, e dal bilancio energetico derivante dall’equazione tra calorie assunte ed energie spese. 

Quindi è possibile assaporare un po’ di salame durante una dieta, basta farlo con alcuni accorgimenti, come quello di consumarlo dopo un allenamento un po’ più lungo del solito. Oppure, il salame può costituire un secondo piatto da alternare con piatti a base di carne, pesce, uova o legumi. In questo caso, la quantità consigliata è ½ porzione. 

Per sicurezza, è comunque meglio scegliere un salame tra quelli più magri e non abbinarlo a salse. Al contrario, è una buona idea quella di far seguire al salame della frutta, così da godere di un effetto dissetante e limitare la ritenzione idrica.