Diego Perotti si confessa: “Contro il Genoa e nel Derby i goal più importanti, Riquelme il mio idolo”

Diego Perotti, calciatore della Roma, ha risposto alle domande dei tifosi attraverso le dirette Instagram presenti sul sito ufficiale dei giallorossi, dove l’ex Siviglia e Genoa ha risposto a diverse domande fatte dai supporters:

Ricordo molto bene l’esordio con la Roma avvenuto contro il Sassuolo, come ogni episodio che accade ad un calciatore resta impresso nella nostra memoria: arrivai dopo il match Genoa-Fiorentina, sono andato all’aereoporto dopo aver fatto una doccia, poi ci sono state le visite mediche ed il giorno dopo a seguito dell’allenamento già stavo giocando.
Fu una bella partita, eravamo sotto nel punteggio e riuscì a dare un assist ad El Shaarawy, un bell’inizio.

Il goal più importante anche se non il più bello è stato sicuramente quello contro il Genoa, che ci ha permesso di andare in Champions League, di goal più belli ne ho realizzati contro la Sampdoria, il Qarabag per il primato del girone e magari anche quello al Chelsea, ma per importanza quello contro il Genoa non si batte.
Il rigore più importante resta quello segnato del derby vista l’importanza della partita anche per la città, ho imparato a battere i rigori in quel modo a Siviglia, mentre prima non era ma mia specialità: parlando con un mio amico portiere ho capito il comportamento dell’estremo difensore prima di un rigore, quindi ho provato diversi approcci ed il primo che ho battuto in quel modo è stato nel 2012 in Siviglia-Espanyol. Prima di venire a Roma non avevo mai sbagliato un penality, e anche per questo ho cambiato leggermente modo di batterli.
Il goal di rabona contro il Viktoria Plzen è stato “casuale”, visto che non volevo ne fare il cucchiaio, ne tirare ma volevo crossare, molto onestamente, anche se ovviamente sono molto contento di aver segnato, spesso ho sognato di andare a rete così, mi alleno anche in questo.

Ho tantissimi riti scaramantici, per 8 mesi ho ascoltato sempre le stesse 15 canzoni, quando inizio a correre sulla fascia parto sempre col piede destro, ho una sorta di ossessione sui lacci delle scarpe che devono essere perfetti, e per dormire bene la stanza deve essere totalmente buia: con il Borussia giocai malissimo perchè la sera prima dormii male e la mattina avevo gli occhi gonfi, può sembrare una scusa ma non è così.”

Il mio idolo è sicuramente Riquelme, nonchè il mio calciatore preferito, mi ha stupito moltissimo quando ero molto giovane al Boca Juniors ed ho sempre provato ad imitarlo, ma non ci sono mai riuscito.