Glicemia alta: ecco il frutto misterioso che risolve i tuoi problemi

Il diabete è una delle condizioni mediche più diffuse del mondo, e le numerose varianti impongono un controllo alimentare sempre piuttosto vario ma rigido allo stesso tempo.

Solitamente i diabetici più comuni sono quelli identificati con il diabete mellito tipo 2: l’opinione diffusa è che chi soffre di questa condizione sia quasi completamente prelcuso nel consumare molti alimenti con un basso indice glicemico per evitare di riscontrare problemi di iperglicemia, ossia un carico eccessivo di questa sostanza nel nostro organismo.

Gestire la glicemia

Un nutrizionista sa bene che il segreto per integrare un numero sufficiente di alimenti all’interno di una dieta. Anche chi ha il diabete in realtà può mangiare quasi tutto ma è importante conoscere molto bene l’apporto in fatto di carboidrati che ogni alimento contiene e la frutta non fa assolutamente eccezione: un determinato cibo possiede uno specifico carico glicemico che è spesso più importante della loro qualità (indice glicemico).

Questo permette anche a cibi come la frutta “dolce” ad essere consumata senza problemi seppur con moderazione, evitando magari cachi, fichi, banane, uva, frutta essiccata, frutta sciroppata.

Frutta consigliata

Il restante tipo di frutta può essere consumata, fermo restando che l’ultima parola spetta al nostro medico: in particolare la ciliegia è particolarmente adatta a consumo per i diabetici avendo un indice glicemico particolarmente basso, tra i minori in assoluto tra i tipi di frutta. Chi ha il diabete può consumarne anche una mezza tazza al giorno. Le proprietà contenute dalla ciliegia la rendono preferibile anche in chiave insulina, visto che un suo consumo non smodato ne aumenta la produzione nell’organismo.

Non è un caso inoltre che questo gustoso frutto sia anche consigliato per chi ha problemi di natura cardiovascolare.

Ottime anche le fragole che possiedono proprietà in fatto di sensibilità dell’organismo all’insulina, oltre ad avere capacità depurative. Il loro ridotto apporto di zuccheri le rendono particolarmente indicate allo scopo.