Dopo le recenti esequie di Silvio Berlusconi, venuto a mancare all’età di 86 anni dopo il decorso di una malattia, l’interesse della stampa nazionale ha iniziato a sviluppare interesse nei confronti del testamento dell’ex Cavaliere del Lavoro e delle rispettive clausole.
E’ innegabile che una figura sicuramente divisiva quanto influente come quella del 4 volte Premier italiano abbia avuto seguito anche grazie ad una importantissima presenza in ambito culturale, a partire da quello delle comunicazioni, in particolare con le TV private ma anche con l’ausilio della carta stampata, all’interno di aziende e strutture societarie a dir poco remunerative ed influenti.
La vita di Silvio Berlusconi non è stata sicuramente banale, con numerose donne ed una famiglia radicata e diversificata che non ha cessato di svilupparsi ed acquisire influenza fino a poco tempo fa, fattori che andranno considerati dal punto di vista legale, a partire dai beni economici e legali, come il circa 60 % delle azioni del Gruppo Fininvest, che sarà molto probabilmente diviso tra i figli, sia quelli della prima moglie, ma anche tra la prole avuta dal secondo matrimonio con Veronica Lario.
Molte fonti riportano la probabile forma di controllo di Fininvest e derivati da parte di Piersilvio e Martina mentre le holding legate dovrebbero passare nelle mani dei figli avuti successivamente.
Più difficile la situazione se si prendono in considerazioni le relazioni avute in contesti successivi da parte del Cavaliere, mai culiminati in un terzo matrimonio, pur avendo avuto in molti casi relazioni ufficiali.
Se il testamento non è stato per forza di cose ancora “snocciolato” anche dal punto di vista mediatico, un discorso diverso riguarda l’ultima compagna ufficiale di Silvio Berlusconi, ossia Marta Fascina che potrebbe concretamente ricevere una sorta di grosso “regalo” come è stato definito, ossia un ammontare di circa 50 milioni di euro più varie proprietà immobiliari.
