Spesso l’abbinamento pizza e birra viene decantato come un qualcosa di perfetto. La nostra tradizione, infatti, sottolinea spesso come sedersi ad un locale ed ordinare una pizza sia il preludio anche di una possibile birra. Non tutti sanno, però, che abbinare pizza e birra è sbagliato. Fin da quando la pizza fu inventata, a Napoli, non è mai stata accompagnata dalla birra: la conferma arriva da quanto scriveva Luigi Veronelli, importante enologo e cuoco del tempo che sottolineava come “il miglior abbinamento per la pizza rossa è l’Asprinio di Aversa, un vino allegro, leggero e brioso”. A confermarlo fu anche Alessandro Dumas, altro scrittore d’epoca ‘800, che disse proprio che l’Asprinio era il vino perfetto sia per la pizza che per gli spaghetti.
Ma perchè pizza e birra è sbagliato? Il motivo è molto semplice: la birra infatti contiene molti lieviti che rischiano di fermentare nello stomaco insieme alla pasta. Bisogna infatti sperare che il pizzaiolo che ha preparato l’impasto per la nostra pizza abbia pensato ad una lunga lievitazione perchè altrimenti non passeremmo di certo dei bei momenti. Il tempo medio di lievitazione della pasta per la pizza è, troppo spesso, di sole due ore e questo significa che questo pasto continuerà a fermentare nel nostro stomaco. Se si unisce, dunque, anche la birra il problema sarà ancora più grosso.
Infatti la pizza a breve lievitazione è molto difficile da digerire ed abbinando una birra (che come detto sopra contiene altri lieviti e bollicine) il risultato sarebbe veramente catastrofico. Dovremmo dunque seguire il consiglio dei due poeti elencati poco sopra: abbinare un buon vino alla nostra pizza. In questa maniera eviteremo anche l’anidride carbonica delle tantissime bibite che portiamo sulla nostra tavola. Attenzione, ovviamente questo discorso non si può generalizzare. Ormai molte pizzerie offrono delle lievitazioni a 48 ore se non di più ed è proprio per questo motivo che in questi locali la birra con la pizza non dovrebbe arrecare grossi danni alla nostra digestione.
