E’ sicuramente la difesa il reparto dove si sta parlando maggiormente della Lazio in questi ultimi giorni, anche se per motivazioni completamente differenti: il recente “caso” Acerbi che sembrava aver allontanato il rinnovo dopo le dichiarazioni di pochi giorni fa, per poi chiarire in parte la propria posizione, dovrà per forza di cose essere gestito dalla società.
Linea “dura”
La società capitolina sembra voler risolvere al più presto la situazione che non è definibile un vero e proprio caso ma che potrebbe diventarlo qualora le cose non vengano chiarite al più presto: il difensore ha specificato che non esiste nessun problema con la piazza, in molti definiscono le dichiarazioni del calciatore semplicemente poco lucide in un momento particolare. Ora Acerbi ritornerà a Roma dove lo attende la società che potrebbe prendere delle contromisure, nella forma di una multa (anche se non è sicuro), mentre è decisamente probabile che i dialoghi per il rinnovo (che teoricamente non è una priorità vista la scadenza nel 2023) vengano a questo punto rimandati a data da destinarsi, anche se sarà anche opportuno un dialogo con l’agente del calciatore. Molto difficile una separazione, ossia una cessione del centrale difensivo, vero punto cardine di Simone Inzaghi che lo ritiene insostituibile sia in campo che nello spogliatoio.
Trattativa per Kumbulla
Riaperta nel frattempo la trattativa per Marash Kumbulla, centrale difensivo dell’Hellas Verona che ha recentemente la volontà di cederlo in questa sessione di mercato: naufragata la trattativa che sembrava conclusa con l’Inter, che aveva offerto, almeno teoricamente, una somma pari a 30 milioni di euro, la Lazio continua i dialoghi con la società scaligera e con il calciatore ma non intende aumentare l’ultima offerta formulata dai capitolini lo scorso gennaio, ossia 20 milioni tra cash e inserimento di una contropartita, ossia Andrè Anderson, sul quale c’è una differente valutazione tra le due società. I contatti continuano.
