Per molti bere regolarmente una quantità più o meno definita di caffè è diventato assolutamente normale, al punto che la maggior parte dei consumatori tende a non farci neanche più caso e non “contare” effettivamente l’ammontare di caffeina che viene introdotto nel nostro organismo. Come ogni sostanza alimentare anche il caffè possiede numerose capacità e qualità che hanno sicuramente decretato il successo nelle innumerevoli forme della bevanda, ma un uso eccessivo può portare una serie di problemi nell’organismo di chi ne fa un uso costante.
Troppo caffè
Abbiamo già parlato ampiamente dei possibili effetti negativi della bevanda, in un articolo a parte, al punto che la dose consigliata giornaliera consigliata, a seconda della tipologia è compresa tra le 3 a 5 tazze al giorno. E’ ovviamente la caffeina la sostanza ad influenzare maggiormente corpo e mente di chi ne fa uso, infatti la dose giornaliera consigliata di questa sostanza è al massimo di 300 mg, equivalente per l’appunto a 3 tazze di caffè espresso.
Effetti negativi
Solitamente, ad un organismo sano, stare “dentro” questa soglia, non implica danni o disturbi veri e propri anche se va detto che alcune abitudini possono causare fastidi anche se il caffè viene assunto in quantità limitate. Ad esempio consumare caffè a stomaco vuoto, sopratutto al mattino, a lungo andare può portare a complicazioni legate all’apparato cardiocircolatorio, che in casi estremi può voler dire una maggiore tendenza a subire disturbi cardiaci.
Chi soffre di emicrania costante anche con poche tazze al giorno può incorrere a fastidi prolungati, e ne è sconsigliato l’uso a chi soffre di artrite oppure semplicemente tende ad innervosirsi facilmente. Assunta con costante regolarità la caffeina anziché aumentare le forze, dà una sensazione di falsa energia che richiede uno sforzo maggiore.
Ricorrere al caffè decaffeinato è sicuramente una buona opzione, anche se questa tipologia non è del tutto priva di caffeina.
