Gazzetta dello Sport – Inter furiosa con Lukaku – Il nodo sono le frasi sul coronavirus

Strappo tra la dirigenza dell’Inter e Romelu Lukaku per le parole che l’attaccante belga ha pronunciato in un’intervista rilasciata a Kat Kerkhofs, giornalista belga e compagna di Mertens. Come forse alcuni lettori sapranno, Lukaku ha parlato di una squadra largamente malata – con sintomi associabili superficialmente a quelli del Covid19 – nella gara di campionato giocata contro il Cagliari giocata il 26 Gennaio scorso. Lukaku ha riferito di 23 giocatori su 25 ammalati al rientro dalla settimana di ferie di Natale, ricordando come Skriniar abbia dovuto lasciare il campo dopo 20′ dall’inizio della sfida contro i sardi, quasi sull’orlo dello svenimento.

Gazzetta dello Sport – Inter furiosa con Lukaku

Ricordiamo che l’intera squadra nerazzurra è stata sottoposta al tampone dopo la scoperta della positività al coronavirus di Daniele Rugani. Il difensore della Juventus era in panchina proprio nella gara di campionato Juventus-Inter, ultima disputata prima della sospensione delle attività. In seguito a quei test, nell’Inter nessuno è risultato positivo al Coronavirus. Ma Lukaku ha aggiunto, nell’intervista con la Kerkhofs, che a Gennaio nessuno venne testato (l’emergenza si riteneva esserci solo in Cina, ndr), e che per questo non si potrà mai avere la certezza di quello che è realmente successo all’epoca con la malattia.

Stando a quanto riferisce il quotidiano sportivo, la società nerazzurra non ha affatto gradito le dichiarazioni del suo attaccante. E ha ripreso il belga avvisandolo della considerazione negativa rispetto alla sua intervista. La dirigenza interista ritiene infondati i timori di Lukaku, sostenendo che la sua ricostruzione è stata confusa, forse perché influenzata dalle ultime settimane, particolarmente convulse. La distanza tra il rientro dalle ferie di Natale e la gara contro il Cagliari è di quasi un mese. L’unica gara affrontata in emergenza (sette infortunati, ndr) è quella contro la Fiorentina, dove mancarono per sindrome influenzale tre giocatori: Skriniar, De Vrij e D’ambrosio. Gli altri quattro avevano infortuni pregressi.

La società – si legge dalle colonne della rosea – fa sapere che quattro influenzati in un inverno rappresentano una normale gestione delle cose. E che se anche tra questi possono esserci stati giocatori con sintomi simili a quelli causati dal Covid19, il fatto che nessuno tra avversari e membri del gruppo nerazzurro sia risultato contagiato già smentirebbe il presunto focolaio. Infine, l’Inter ha lasciato intendere che non ci si è mai trovati nella situazione descritta da Lukaku, con 23 giocatori su 25 ammalati. Un quadro che, pensano in società, è stato drammatizzato senza attinenza a quanto realmente successo.